“È il 30 giugno 1908 e sono da poco passate le sette di una limpida mattina d’inizio estate. Una giornata come tante altre per i pochi abitanti della remota regione della taiga siberiana in cui le placide anse del fiume Podkamennaya Tunguska attraversano fitti boschi di betulle e conifere. All’improvviso però, qualcosa rompe l’incanto. Una palla incandescente – luminosa come il Sole, diranno i testimoni – taglia in due il cielo. Non c’è quasi neppure il tempo per un’esclamazione di stupore che il bagliore diventa più accecante del Sole stesso. E poi un boato, udito fino a 1000 chilometri di distanza, con una spaventosa colonna di fumo che si alza verso il cielo.
Difficile aggiungere qualcosa di nuovo alle migliaia di pagine che hanno provato a far luce su ciò che avvenne a Tunguska in quel mattino di cent’anni fa. Molto facile, al contrario, incappare in noiose ripetizioni e banali luoghi comuni. Rischio, però, che vale la pena di correre, non solo per celebrare la ricorrenza dell’evento, ma anche in relazione alla questione più ampia della valutazione dei rischi che la caduta di oggetti cosmici sul nostro pianeta può comportare...
Questa iniziativa è una collaborazione tra il progetto Virtual Telescope e Coelum Astronomia.
Comunicato Stampa
"A fine mese si celebra un'importante ricorrenza legata al cielo e che da sempre fa discutere astronomi e scienziati. E' ad essa che verrà dedicato il prossimo appuntamento con Coelum Stream.
Giusto cento anni fa, la mattina del 30 giugno 1908 intorno alle ore 7:15 locali, un asteroide o una cometa non più grande in diametro di una trentina di metri esplose in volo, a circa 8 km di quota, su un luogo solitario della vasta regione siberiana: Tunguska. Gli effetti di quella catastrofe dovevano rimanere a lungo un mistero: solo molti anni più tardi, quella terra svelò i segni eclatanti e tremendi della colossale deflagrazione. Decine di milioni di alberi abbattuti, su un'area di oltre duemila chilometri quadrati. Senza però mostrare la cicatrice più ovvia che era lecito aspettarsi, un cratere da impatto.
Ad un secolo esatto, i fatti di Tunguska non hanno smesso di far discutere, talvolta animatamente, gli studiosi. Oggi simbolo della minaccia che viene dallo spazio da parte degli asteroidi, l'evento siberiano è stato avaro di dettagli, in primis il segno di una collisione. L'Italia ha avuto un ruolo importante, grazie ad una serie di spedizioni organizzate dall'Università di Bologna e che pare abbiano identificato il luogo ove sarebbe caduto almeno un frammento dell'oggetto incriminato.
Coelum Stream, una collaborazione tra il progetto Virtual Telescope e Coelum Astronomia, propone un appuntamento ispirato a questo affascinate e scientificamente attuale argomento. Il 28 giugno 2008 alle ore 22:00, sul sito www.coelum.com, sarà possibile seguire una videoconferenza di Gianluca Masi (astrofisico, Responsabile Scientifico del Progetto Virtual Telescope ed esperto di corpi minori) dal titolo "L'eredità di Tunguska": una rivisitazione dell'evento e di ciò che abbiamo imparato in questo secolo. Al termine, ci sarà una sessione osservativa in real time attraverso il Virtual Telescope e a cura dello staff, dedicata proprio agli asteroidi potenzialmente pericolosi. Un'iniziativa di notevole originalità per una ricorrenza di grande valore culturale e scientifico".
Alle 23.30 circa comincerà la sessione osservativa in diretta tramite il Virtual Telescope, grazie al quale saranno individuati e ripresi alcuni asteroidi e corpi celesti potenzialmente pericolosi per la Terra.
In caso di maltempo il programma potrà subire variazioni.
Segue una ristretta selezione di articoli pubblicati sulla rivista Coelum Astronomia riguardanti l'evento di Tunguska
Tunguska 90 anni dopo
Pubblicato su Coelum n°15 - Dicembre 1998
1908, prima settimana di luglio. I giornali dell’epoca riportano di strane notti nel continente nord-europeo:
il cielo risulta più luminoso e colorato del solito, tanto da rendere possibile l’impresa di
leggere un giornale anche di notte, e non sono infrequenti meravigliosi tramonti dalle tonalità insolite. Ma
non sono le uniche anomalie: qualche giorno prima, il 30 giugno, i barografi di tutto il mondo hanno registrato
onde anomale di pressione, e sulla spiegazione del fenomeno si accaniscono in concitate discussioni
i membri della British Meterological Association...
Trovato il cratere di TUNGUSKA?
Pubblicato su Coelum n°109 - Settembre 2007
La notizia è di quelle destinate ad
accendere l’immaginazione dei molti appassionati di “misteri cosmici” e degli eventi “inspiegati”: una spedizione di geologi, per di più italiani, risalente ad otto anni fa, potrebbe aver identificato un cratere da impatto nella regione di Tunguska, sede del famoso e misterioso “evento” verificatosi nel 1908.
100 anni fa, Tunguska
Pubblicato su Coelum n°118 - Giugno 2008
Difficile aggiungere qualcosa di nuovo alle migliaia di pagine che hanno provato a far luce su ciò che avvenne a Tunguska in quel mattino del 30 giugno di cent’anni fa. Molto facile, al contrario, incappare in noiose ripetizioni e banali luoghi comuni. È un rischio, però, che vale la pena di correre, non solo per celebrare la rotonda ricorrenza della data, ma anche in relazione alla questione più ampia della valutazione dei rischi che la caduta di oggetti cosmici sul nostro pianeta può comportare.